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  1. Roberto Farinacci (Isernia, 16 de outubro de 1892 — Vimercate, 28 de abril de 1945), foi um advogado, político e jornalista italiano. Pertenceu ao Partido Nacional Fascista , foi fundador do diário Regime Fascista (Cremona, 1926-1945) e foi ministro do estado.

    • La Giovinezza Socialista E L'interventismo
    • L'adesione Ai Fasci
    • La Breve Stagione Parlamentare
    • IL Ras Di Cremona
    • La Segreteria Nazionale
    • IL Ritorno A Cremona
    • IL Ritorno in Politica
    • La Guerra
    • La Repubblica Sociale

    Figlio di un commissario di pubblica sicurezza, a otto anni seguì la famiglia al nord, prima a Tortona, in Piemonte, poi a Cremona. Lasciò presto la scuola per cercarsi un lavoro, che trovò all'età di 17 anni alle ferrovie di Cremona; restò ferroviere per dodici anni. Si avvicinò giovanissimo alla politica e si occupò della riorganizzazione del sin...

    Vicino a Mussolini, come esponente dell'"Unione socialista italiana", nel marzo 1919 prese parte alla fondazione dei Fasci italiani di combattimento e l'11 aprile 1919, con un gruppo di arditi, fondò il Fascio di Combattimento di Cremona. Il 5 gennaio 1920, il vecchio battagliero foglio socialista La Squilla, di cui nel frattempo Farinacci era dive...

    Alle elezioni politiche italiane del 1921 fu eletto alla Camera dei deputati nei Blocchi Nazionali insieme ad altri trentaquattro fascisti. La stampa satirica lo definì "Onorevole tettoia" perché nel 1917 venne esonerato dal Regio Esercito e rimandato al suo posto di lavoro (come gli altri ferrovieri), che lascerà nel 1921. Intanto riprese gli stud...

    La lotta contro le leghe

    Nonostante l'interesse che i Fasci riscossero presso le organizzazioni agrarie, Farinacci operò in modo che lo squadrismo almeno inizialmente non ne apparisse mai come il braccio armato criticando invece il Fascio di Padova troppo vicino alle posizioni agrarie. Pur perdurando l'ostilità nei confronti di Guido Miglioli che guidava le leghe bianche, almeno per tutta la prima metà del 1921, le squadre d'azione non parteciparono agli scontri con i leghisti cattolici che erano concentrati presso S...

    Lo scontro con le amministrazioni socialiste

    Ottenuto il controllo delle campagne Farinacci si rivolse alle città e il primo obiettivo divennero le amministrazioni socialiste, in particolare Cremona dove i socialisti avevano un'ampia maggioranza. L'attacco all'amministrazione socialista di Cremona fu preceduto da intimidazioni ai rappresentanti politici i quali erano così impossibilitati a svolgere le proprie funzioni e disertavano quindi l'aula. Il 3 luglio 1922, constatata l'assenza del pro-sindaco Giuseppe Gandolfi che l'anno precede...

    La presa di Cremona

    La notte tra il 27 ottobre e 28 ottobre 1922, ancora prima che iniziasse ufficialmente la Marcia su Roma, le squadre cremonesi di Farinacci si mossero per occupare i punti strategici della città. Davanti alla Prefettura, durante l'assalto gli squadristi furono accolti a fucilate dal palazzo ma Farinacci ordinò di non retrocedere e di non rispondere al fuoco: "Fermi, non sparate, sono colpi a salve" ma lo squadrista Antonio Vicini, fondatore del Fascio di Vicomoscano (Casalmaggiore), che era a...

    Farinacci fu eletto nuovamente il 6 aprile 1924 nelle elezioni politiche italiane del 1924 nella Lista Nazionale. Il 30 maggio, all'apertura della Camera, fu tra i parlamentari che più volte interruppero il discorso di Giacomo Matteotti nel corso del quale accusò i fascisti di aver vinto le elezioni con brogli elettorali. Nel periodo in cui Matteot...

    Dopo le dimissioni da segretario ritornò a Cremona dove svolse l'attività di avvocato ottenendo notevoli guadagni grazie probabilmente anche alla posizione che ricopriva, e scrivendo numerose lettere a Mussolini dove lanciava critiche ai più svariati aspetti del regime, cui Mussolini solitamente o non rispose o rispose con poche righe. Intanto Il R...

    Con la nomina a segretario nazionale del PNF di Achille Starace Farinacci terminò la propria opposizione a Mussolini dedicandosi esclusivamente all'attività forense e allo sport come la scherma e le Mille Miglia. Con la battaglia del grano Cremona fu una delle province italiane ad ottenere i migliori risultati. Curiosamente in questo periodo Farina...

    Quando le armate germaniche cominciarono l'invasione della Polonia, Farinacci fu un convinto sostenitore della necessità di entrare in guerra e sostenne questa tesi anche il 7 dicembre 1939 nella penultima riunione del Gran Consiglio del Fascismo, attirandosi l'inimicizia di Balbo, Grandi, Ciano e Badoglio. Dopo il 10 giugno 1940, ad ostilità ormai...

    Probabilmente i tedeschi, prima di insediare Mussolini alla guida della Repubblica Sociale Italiana, pensarono a Farinacci come capo dello Stato fantoccio di Salò, salvo poi scartarlo; Farinacci non ricoprì alcun incarico all'interno della RSI, e ritornò al proprio giornale a Cremona, dove riprese ad attaccare i propri avversari e a difendere senza...

  2. Roberto Farinacci – Filmes, Biografia e Listas na MUBI

  3. Roberto Farinacci (Isernia, 16 de octubre de 1892-Vimercate, 28 de abril de 1945) fue un político fascista italiano, importante líder del Partido Nacional Fascista, consejero y asesor de Benito Mussolini y destacado antisemita antes y durante la Segunda Guerra Mundial.

  4. I know it sounds a bit bizarre, but I’ve been thinking: what if Roberto Farinacci was a potential option as Duce for Italy, almost like an Italian Yockey; you’d have to seriously fuck something up to get him in power, and he’s a seriously dangerous threat to not just Italy but all of Europe and the Middle East, even going so ...

  5. Roberto Farinacci ( Isernia, 16 octobre 1892 – Vimercate, 28 avril 1945) est un homme politique et journaliste italien. Il a été secrétaire du Parti national fasciste. Parmi les fascistes, Farinacci était connu pour être particulièrement anticlérical, xénophobe et antisémite.

  6. Roberto Farinacci (* 16. Oktober 1892 in Isernia, Molise; † 28. April 1945 in Vimercate, Lombardei) war ein italienischer Rechtsanwalt, Journalist und faschistischer Politiker. Von 1925 bis 1926 war er Generalsekretär des Partito Nazionale Fascista.