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  1. Il Colosso di Rodi era un’enorme statua bronzea risalente al III° secolo, situata a Rodi. Il Colosso di Rodi è stato definito una delle sette meraviglie del mondo antico, insieme alla greca Statua di Zeus a Olimpia, la Piramide di Cheope, i Giardini pensili di Babilonia, il Tempio di Artemide a Efeso, il Mausoleo di Alicarnasso e il Faro di Alessandria.

  2. Il Colosso di Rodi era considerata una delle sette meraviglie del mondo antico e rappresentava il Dio Elio, il Dio del Sole con nel braccio destro un enorme braciere che aveva la funzione di faro.

  3. 17 de set. de 2018 · O colosso de Rodes (no original: Il colosso di rodi) é um filme ítalo-franco-espanhol de 1961, produzido por Eduardo de la Fuente e dirigido por Sergio Leone, com fotografia de Antonio L. Ballesteros e música original de Angelo Francesco Lavagnino.

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  4. 4 de jun. de 2024 · Nuova apertura in città: «Il Colosso di Rodi», ristorante greco. Articolo. Moussaka, souvlaki, pita gyros e dolmades: nel nuovo locale di Jani è possibile assaporare le ricette della cucina ...

  5. 12 de set. de 2021 · Storia. Il Colosso di Rodi è una “creatura” in bilico tra mito e storia. Fu una delle sette meraviglie dell'antichità, anche se rimase intatta per poco più di 60 anni. Il Colosso era una statua enorme, alta dai 30 ai 40 metri, realizzata in legno e bronzo. La sua costruzione sarebbe durata almeno 15 anni.

  6. 14 de mai. de 2019 · Il colosso di Rodi. La statua venne costruita da Chares di Lindo, alunno di Lisippo. Dopo che venne eretta il vocabolo “ kolossos ” indicò solo le statue di grandissime dimensioni ed essa venne annoverata tra le sette meraviglie del mondo. La costruzione dell’opera durò dodici anni e fu dedicata nel 290 a.C. a Helios.

  7. 23 de abr. de 2023 · Il colosso nudo di Carete, costruito in oltre un decennio, fu abbattuto dal disastroso terremoto che sconvolse l’isola di Rodi nel 228 a.C. I suoi frammenti rimasero a terra per molto tempo, ricordati da Plinio il Vecchio (Naturalis Historia, XXXIV, 41 sg.) per la grandiosità, con le dita più grandi di molte statue intere e le immense cavità che si aprivano fra le membra infrante.